Museo Antonio Collisani

Il Museo civico “Antonio Collisani”

Il Museo Civico di Petralia Sottana “Antonio Collisani” è stato istituito nel 2008 nei locali dell’antico carcere quattrocentesco. Il museo ospita importanti collezioni: quella Archeologica e quella Geologica. La sezione geologica è stata inaugurata già nel 2004, in occasione del meeting internazionale dell’European Geopark tenutosi proprio a Petralia Sottana. All’interno del museo si trova anche il Museo del Geopark, nato dalla collaborazione tra l’Ente Parco delle Madonie, il Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università di Palermo e il Comune di Petralia Sottana. Qui è possibile ammirare una straordinaria collezione di rocce e fossili provenienti dall’area madonita. La collezione fotografica è invece esposta nella sede dell’Ente Parco delle Madonie, a testimonianza di un forte legame con il territorio.

Chi era Antonio Collisani?

Nato a Petralia il 22 maggio 1911, Antonio Collisani iniziò presto a esplorare le montagne circostanti, entrando in contatto con contadini e pastori, artefici di oggetti intagliati e scolpiti, in cui riconosceva l’ingegno umano. Dopo la guerra, durante la quale fu fatto prigioniero e portato negli Stati Uniti, tornò in Italia e divenne magistrato. La sua passione per l’arte lo portò ad aprire nel 1971 la galleria d’arte “La Persiana” a Palermo, trasformandola in un punto di riferimento culturale. La collezione esposta oggi nel Museo civico di Petralia Sottana è il frutto della sua passione archeologica. Appena venticinquenne, si appassionò a una leggenda su un cunicolo che attraversava la rocca delle Balate. Dopo anni di ricerche, nel maggio 1936 trovò l’imboccatura della Grotta del Vecchiuzzo, un’esperienza che raccontò quarant’anni dopo e fu pubblicata da Vincenzo Tusa su Sicilia archeologica (agosto-settembre 1975).

La sezione archeologica

Gli oggetti esposti variano per origine storica e tipologia. La parte più antica comprende vasi preistorici provenienti da varie zone della Sicilia, risalenti dal Neolitico all’Età del Bronzo. La sezione classica include reperti reperti da siti siciliani, come statuette fittili e un ricco repertorio di vasi corinzi, decorati con fregi animali e floreali a vernice nera o rosso-bruna.

La sezione fotografica

La collezione fotografica raccoglie le opere del progetto “Le Madonie viste da Enzo Sellerio, Josip Ciganovic e Leonard Freed”, esposto nel Palazzo del Giglio dal 1973. Un racconto innovativo del territorio madonita attraverso 98 fotografie di grande formato. Nel 2021, il progetto è stato ampliato con “Madonie, Paesaggi 1973/2021”, coinvolgendo otto fotografi contemporanei per rinnovare lo sguardo su questo paesaggio.

La sezione geologica

Il Museo Geologico Geopark nasce dal meeting dell’European Geoparks Network a Petralia Sottana nel 2004. Nel 2011 diventa Sezione Geologica Geopark, intitolata a Giuseppe Torre. La collezione, frutto degli studi di Torre sulle Madonie, comprende rocce, fossili e modelli didattici, offrendo spunti per percorsi geologici e naturalistici nel Parco.